Malattia cronica e sport. Tommaso Mariano: la malattia non spegne i miei sogni

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Trapiantato renale e atleta di Triathlon che gareggia alla pari con i “normali”, Tommaso Mariano è la prova che la malattia cronica non impedisce di vivere a pieno le proprie passioni: una attività fisica adeguata permette di prendersi cura del proprio corpo ed avere una soddisfacente qualità di vita.

 

Il messaggio è chiaro: non essere vittima della malattia ma imparare a conviverci, conoscendo i propri limiti senza privarsi del piacere di curare la propria qualità di vita. Molto spesso, il paziente a cui viene diagnosticata una una malattia cronica crede che tutto, da quel momento in poi, gli venga precluso a causa della sua fragilità: così non è, e Tommaso Mariano ne è la prova. Pur senza arrivare alla prestazione agonistica, ogni malato cronico può prendersi cura del proprio equilibrio psico fisico, fare attività motoria con tutti i benefici che ne conseguono sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Tommaso è di Perugia, ha circa 25 anni ed ha subìto un trapianto di rene; grazie ad un percorso medico e sportivo intrapreso insieme ai medici dell’Ospedale di Terni e agli specialisti di Scienze Motorie, ha disputato la sua prima gara di triathlon sprint (750 metri a nuoto, 20 km in bici e 5 km di corsa) lo scorso 7 agosto a Piediluco.

Il dottor Fagugli, primario della Nefrologia di Terni, che sta portando avanti un progetto di attività fisica per i malati nefropatici, ha proposto a Tommaso di intraprendere questa sfida ed insieme hanno iniziato a lavorare su tre aspetti: il primo presso la struttura di Nefrologia dell’Azienda Ospedaliera di Terni, al fine di accertare che un’attività fisica impegnativa e protratta nel tempo non creasse danni al rene trapiantato ed alterasse l’efficacia dei farmaci antirigetto; il secondo, coinvolgendo i medici dello sport di Terni  e  specialisti in scienze motorie al fine di accertare la tollerabilità dell’attività agonistica e l’idoneità di Tommaso; il terzo aspetto è stato quello di coinvolgere la Federazione Italiana Triathlon tramite il suo presidente, ed il club Terni Triathlon, al fine di iniziare allenamenti specificatamente costruiti sulle caratteristiche e necessità di Tommaso.

E’ stato un lavoro di squadra che ha coinvolto molte persone. Tommaso, l’attore principale, ha invece lavorato molto sul quarto aspetto, la determinazione e volontà di un allenamento impegnativo, i sacrifici, per raggiungere l’obiettivo della prima gara di Triathlon.

La gara si è svolta a Piediluco, si può dire che il tempo che ha realizzato è molto buono per la sua prima gara, e che seguiterà ad allenarsi per migliorare e raggiungere obiettivi ancora più impegnativi.

Questo paziente “speciale” ha portato avanti con la Nefrologia di Terni un progetto di coinvolgimento dei pazienti al fine di incentivare l’attività motoria ed una normale vita di relazione, spesso compromessa nei malati renali, mentre questo è un aspetto molto importante per la qualità della vita e per ridurre la mortalità a lungo termine, ed a volte non è giustamente considerato nel rapporto quotidiano medico-paziente.

Tommaso è un concentrato di energia e voglia di vivere e racconta: “Ho lasciato gli studi di giurisprudenza per Scienze Motorie e sono felice di averlo fatto. Curare il proprio corpo attraverso l’esercizio fisico vuol dire donarsi benessere e ricaricarsi ogni volta di nuova energia. E’ stato bellissimo mettersi alla prova insieme ad atleti, diciamo, “normali” e, sorprendentemente, ho avuto tempi di recupero molto rapidi, questo vuol dire che posso ancora migliorare, a dispetto della mia malattia cronica, e continuerò i miei allenamenti con costanza perché i sacrifici che ho voluto affrontare sono pienamente ripagati”.

Continueremo a seguirti, Tommaso e, magari, percorreremo un tratto di strada insieme a te!

Benedetta Tintillini

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